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Scatena il brivido: esplora il paradiso incontaminato degli sport acquatici di Torre dei Corsari sulla Costa Verde della Sardegna

La Costa Verde si compone di una serie di paesaggi costieri in cui si alternano spiagge sabbiose, dune che penetrano per centinaia di metri l’entroterra, insenature riparate dal vento e alte falesie da cui godere di irripetibili tramonti.

Le acque sono limpide e i fondali ricchi di fascino, un paradiso per gli amanti delle immersioni. Lungo tutta la costa della Sardegna è possibile effettuare stupende immersioni: snorkeling e diving sono le due attività migliori per ammirarne i fondali. Il primo richiede pinne e boccaglio per immersioni in superficie, il diving invece prevede anche l’utilizzo delle bombole. I fondali sardi sono ricchi di coralli, di relitti archeologici e navali, di organismi vegetali e animali coloratissimi. Moltissime sono le riserve marine e i parchi protetti che diventano la meta preferita degli appassionati.


A ovest di Teulada , raggiungibile seguendo la SS 195 dopo aver superato il porto del paese, si trova la spiaggia di Portu Tramatzu delimitata da due promontori: Punta Pala di Levante e Punta Niedda. In questo paradiso, fronteggiato dalla sagoma dell’Isola Rossa al largo, si avventurano moltissimi divers. La profondità massima è di 40 metri; l’attrazione principale sono i muri di granito popolati da una frenetica vita marina. Fra le varietà di specie più significative, è possibile osservare la razza elettrica e la pastinaca.


L’ isola di Tavolara è uno dei tanti siti consigliati per le immersioni. Arrivare è semplice, imbarcandosi da Porto San Paolo – a sud di Olbia; in estate i collegamenti sono attivati anche dal porto di quest’ultima. L’isola è inserita in un’area marina protetta fra le più suggestive del Mediterraneo. Per ammirarne i fondali vengono organizzate immersioni guidate: la più conosciuta è quella alla Secca del Papa . Proprio per la conformazione dei fondali, l’immersione avviene solo tramite centri autorizzati: l’ancora deve essere posizionata manualmente per evitare di danneggiare le gorgonie rosse che si assiepano lungo le pareti della secca. Le caratteristiche fondamentali del sito sono due: la ricchezza di coralli, paramuricee; la straordinaria fauna attirata dall’ambiente favorevole della secca.


Lungo la bellissima Costa Paradiso , nel nord-ovest della costa sarda in provincia di Olbia , è situata la Grotta Niedda . Il nome significa “nera” perché non è possibile vederne l’uscita. Si tratta di una galleria lunga 60 metri, la cui visita è adatta solo a sub esperti, per la sua complessità di canyon e tunnel. La profondità massima è di 30 metri e vi si possono trovare coralli rossi, gamberi, aragoste, astici e seppie. Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena è il primo dell’isola in termini cronologici. Situato nello stretto fra Sardegna e Corsica, è raggiungibile con imbarcazioni private da Santa Teresa di Gallura oppure dal porto di Palau . L’arcipelago è di natura granitica e grazie alla scarsa antropizzazione presenta caratteristiche del paesaggio geomarino uniche: l’area protetta è di 15000 ettari e comprende sette isole delle quali solo quattro presentano insediamenti. Considerate le condizioni naturali dell’arcipelago, esso rappresenta un luogo perfetto e imprescindibile per gli amanti dello snorkeling. Vengono organizzate numerose escursioni subacquee, lungo percorsi archeologici marini.


La Riviera del Corallo è il nome che indica un tratto di costa compreso nel comune di Alghero . La zona presenta sia coste frastagliate che numerose insenature con spiagge. All’esterno nord occidentale si trova il promontorio di Capo Caccia che domina la zona. La zona è caratterizzata da numerosissime grotte ed aperture nella rocca; una delle più famose – visitabile via terra e via mare – è la Grotta di Nettuno . La toponomastica è di per sé indicativa della ricchezza coralligena della costa: fin dai tempi dei romani, infatti, questa riviera è stata ricca di coralli rossi che valgono la pena di un’immersione.


L’ Area Marina Protetta di Capo Carbonara occupa più di 8.000 ettari e un diametro di 30 chilometri. Si colloca nel comune di Villasimius che è raggiungibile da Cagliari tramite la SP 17 in un’ora circa. Le immersioni sono consentite e regolamentate in tutta l’area protetta e i siti autorizzati sono 22. Capo Carbonara rappresenta un vero e proprio paradiso subacqueo, arricchito da numerose specie e dalla presenza di relitti di antiche imbarcazioni metamorfizzate dall’azione degli organismi marini.


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